Smart working e Covid-19
«Oggi più che mai c’è bisogno di investire sulla comunicazione interna. I lavoratori vivono tanti tipi di preoccupazioni legate a questa situazione nuova. Da una parte, per chi è ancora in azienda, il timore di non sentirsi abbastanza “protetti”, di essere esposti a un rischio, dall’altra i disagi legati all’isolamento per chi si trova a lavorare in smart working tutta la settimana. Ecco che gli hr sono chiamati a motivare in modo puntuale ogni scelta: non è sufficiente ad esempio comunicare che si è deciso di adottare lo smart working per un’area aziendale, ma di continuare l’attività in sede per un’altra area. Bisogna dettagliare, attraverso comunicazioni frequenti, ogni singola decisione, rassicurare i lavoratori, spiegare in modo preciso perché il rispetto delle disposizioni di legge e le condizioni di sicurezza sono garantite: un impegno che chiede un confronto costante fra l’hr e chi all’interno dell’azienda si occupa di sicurezza e salute».
LA GESTIONE DEI CONFLITTI
«Un altro aspetto da gestire riguarda i possibili conflitti interni legati all’introduzione massiva e repentina dello smart working. Una modalità organizzativa che, accanto ai molti vantaggi, porta con sé anche alcuni rischi: in una situazione in cui molti si sentono tesi, preoccupati e insicuri, lo smart working rischia di far deflagrare i conflitti interni. Gli scambi via mail, rispetto a quelli verbali, generano più di frequente fraintendimenti: se in azienda un piccolo scontro intercorso “a distanza” può essere chiarito verbalmente facendo due parole con il collega dell’ufficio vicino o magari con un incontro alla macchinetta del caffè, ora le modalità sono cambiate. La distanza può acuire i conflitti: anche in questo caso va curata la comunicazione interna, gli hr devono usare la loro creatività per trovare modalità e canali per coltivare e tenere vive le relazioni».
«Vanno poi considerati – aggiunge anche tutti i conflitti legati alla diversa gestione dei tempi e degli spazi famiglia-lavoro: la mancata differenziazione dei tempi, le difficoltà legate al fatto che magari non si dispone in casa di uno spazio idoneo e si è costretti a condividere la postazione di lavoro con i familiari…Tutti elementi di possibile tensione che anche l’hr deve avere bene in mente…».
ALCUNE IDEE
Una chat aziendale per scambiare idee su come investire il tempo libero a casa ,un video contest, una newsletter interna dedicata, l’attivazione di videoconferenze cadenzate con i singoli uffici: tante possono essere le soluzioni per favorire il clima aziendale, contribuire a spezzare l’isolamento e far sentire i lavoratori ancora parte di una squadra….In una situazione di questo tipo l’attivazione di un percorso dedicato per la gestione dei conflitti può inoltre rivelarsi molto utile…
Altri aspetti da non sottovalutare, quando si parla di smart working, riguardano la gestione del tempo e degli spazi a casa, per evitare sovrapposizioni che finiscono per incidere sul benessere e anche sulla produttività: ogni hr, in base alle tante evidenze che arrivano dalle ricerche su questo tema e in base alla situazione della propria azienda, può costruire un agile “decalogo” che – in tono leggero – offra qualche suggerimento concreto ai lavoratori.