Blog Single

28 Apr

Teams e Zoom a confronto

La piattaforma Teams è stata lanciata da Microsoft nel 2017, come succedanea all’ormai vetusta, ma sempre popolare Skipe. Nel 2018 è stata resa disponibile una applicazione gratuita, soprattutto per convincere gli utenti a non cambiare la piattaforma di lavoro. Il successo di questa piattaforma è stato immediato.

 

Il prezzo varia da cinque dollari per utente, per utilizzi professionali, sino all’utilizzo gratuito, con qualche limitazione di uso, come ad esempio una limitazione dello spazio a disposizione di ogni utente.

La versione a pagamento consente anche di registrare l’evento, per futura documentazione.

Come rete di connessione, è possibile usare numerosi canali di comunicazione, sia telefonici, sia tramite rete cellulare.

 

Il vantaggio dell’incorporazione di questa piattaforma negli applicativi Microsoft sta nel fatto che non è necessario alterare o ampliare la piattaforma informatica, su cui il servizio viene gestito.

 

Un pregio di questa piattaforma sta nella possibilità di mettere a disposizione una sorta di lavagna elettronica e di consentire l’interazione tra tutti i partecipanti. Il limite massimo, ad oggi è di ben 10.000 partecipanti contemporanei.

Un’indagine statistica ha dimostrato come questa piattaforma venga utilizzata con maggiore frequenza nell’ambito di una stessa azienda, mentre quando si effettua il collegamento con soggetti che appartengono ad aziende diverse si preferiscono altre piattaforme, come ad esempio Cisco Webex o Zoom.

 

Per quanto riguarda la sicurezza, le caratteristiche di questa piattaforma sono simili a quelle tipiche del sistema Microsoft 365 in cloud. L’accesso è protetto da una autentica a due fattori e i collegamenti sono tutti cifrati.

 

Vediamo adesso la storia di Zoom.

Zoom è nato nel 2011, quando lo specialista software che l’aveva sviluppato aveva lasciato Cisco per fondare una nuova società. L’obiettivo primario di questa società era quello di offrire un sistema di videoconferenza ed uno strumento di collaborazione. Il successo è stato relativamente rapido, tant’è vero che la società è riuscita nell’arco di diversi anni a raccogliere significativi capitali, stabilendo degli accordi con altre società, fino a raggiungere un base di utenti di 40 milioni.

Nel 2019, l’azienda è divenuta pubblica.

 

Il vero boom dell’azienda è certamente da ricondurre all’epidemia attuale, che ha fatto sì che questo applicativo sia oggi conosciuto da quasi tutti gli utenti.

 

L’obiettivo iniziale di chi ha sviluppato questa piattaforma era concentrato sulla videoconferenza, ma per soddisfare le crescenti richieste degli utenti sono stati introdotti continui miglioramenti.

 

Anche questa piattaforma è disponibile in versione gratuita con alcuni limiti, ad esempio un numero massimo di utenti collegati pari a 100 e con una durata massima del collegamento di 40 minuti. Per chi desidera la versione, completa di tutti i servizi, il costo parte da 15 $ per incontro per mese. Il prezzo letteralmente crolla quando si chiede un numero di licenze molto elevato.

 

Come per la piattaforma Microsoft, l’impegno richiesto alle risorse informatiche dell’utente è assai modesto, in quanto tutta l’attività viene svolta attraverso un portale on-line, che si collega al cloud di Zoom.

 

Una recente indagine ha confermato come questa piattaforma sia valutata molto positivamente dagli utenti, in quanto semplice ed intuitiva.

 

Una prima limitazione nasce dal fatto che, anche nella versione a pagamento, non si possono collegare più di 1000 utenti. Molto attraente è la possibilità di raggruppare i partecipanti in gruppi di lavoro, ad esempio per sviluppare esercitazioni specifiche, come succede nelle lezioni a distanza, da me tenute, e riunire successivamente tutti i partecipanti per un confronto tra i vari elaborati.

Qualche cliente si è lamentato del fatto che l’autentico boom che ha registrato questa piattaforma ha messo talvolta in difficoltà il fornitore, nell’offrire tempestivi e accurati servizi a tutti i richiedenti.

Anche in questa piattaforma il collegamento può avvenire tramite linea telefonica o Internet.

 

Per quanto riguarda le caratteristiche di sicurezza del collegamento, qualche dubbio è nato negli utenti, per alcuni incidenti, afferenti alla violazione di dati personali, che si sono verificati nei primi mesi del 2021.

 

Ciò non toglie che l’azienda si sia immediatamente attivata, migliorando in modo significativo il livello complessivo della sicurezza informatica.